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Novità in arrivo per le pensioni integrative

Già in passato si era più volte provato a far decollare il settore delle pensioni integrative. Ad oggi, tuttavia, c’è da dire che restano uno strumento finanziario di nicchia che attira uno scarso interesse da parte dei lavoratori. Proprio per questo sembra che il governo, dopo aver risolto il nodo della riforma del lavoro, voglia rilanciare le pensioni integrative puntando principalmente a diffonderle tra i giovani, ossia quelli che saranno maggiormente penalizzati dalla riforma delle pensioni che ha sancito il passaggio dal vecchio modello retributivo a quello contributivo. Secondo una prima stima de ilsole24ore, infatti, i giovani che andranno in pensione con il nuovo modello contributivo avranno un saggio di sostituzione (ossia il rapporto tra la prima pensione e l’ultima retribuzione) pari al 30-40%. Questo vuol dire che se l’ultimo stipendio è stato di 1500 euro la prima pensione sarà non più di 450-600 euro. Ecco perchè è importante puntare su modelli previdenziali alternativi, così da evitare che ci sia un graduale impoverimento della categoria dei pensionati.

Secondo le prime indiscrezioni il governo dovrebbe introdurre delle agevolazioni fiscali per incentivare i giovani a puntare sulle pensioni integrative per assicurarsi una vecchiaia dignitosa. In sostanza il governo starebbe valutando la possibilità di ridurre l’aliquota contributiva per i giovani nel caso si decida di investire nelle pensioni integrative (fondi pensione, polizze pensionistiche o altri strumenti), di fatto, aumentando la propria copertura previdenziale.Tuttavia il provvedimento è ancora piuttosto lontano dall’essere approvato visto che la materia, estremamente delicata, richiede uno studio estremamente ampio per verificare gli eventuali benefici di tale agevolazioni e gli eventuali costi che dovrebbe sostenere lo stato. Di fatto si dovrebbe riuscire ad arrivare ad una soluzione definitiva entro l’anno anche se la scadenza ultima imposta dallo stesso governo è stata fissata per la fine del 2013.

Come investire nella previdenza alternativa

In attesa delle decisioni del governo in materia ognuno di noi può valutare gli attuali strumenti già presenti da anni sul mercato che consentono di integrare la pensione che si andrà a percepire una volta maturato il diritto. La nostra redazione ha raccolto in questa pagina alcuni strumenti affidabili che è possibile valutare in funzione delle proprie esigenze.

1) Postaprevidenza Valore: si tratta di un piano individuale di accumulo ai fini pensionistici offerto da Poste italiane. Si tratta di un piano di accumulo che garantisce il capitale più un interesse minimo anche in caso di decesso (verrà corrisposto agli eredi il capitale versato più un rendimento minimo annuo dell’1,5%). I versamenti effettuati possono essere dedotti dal reddito fino ad un massimo di 5164,57 euro all’anno.

2) Fondo Pensione di Unicredit Banca: si tratta di un fondo pensione che prevede 4 profili di investimento che devono essere scelti in funzione della propria propensione al rischio. Tra i 4 profili messi a disposizione dalla banca ne segnaliamo uno, meno “spinto” che garantisce il capitale versato. Alla scadenza si può decidere se ritirare il 50% del capitale più una rendita mensile (in questo caso ridotta) o se percepire la sola rata mensile.

3) Ina Assitalia Primo: si tratta di un piano individuale pensionistico su cui è possibile dirottare anche il proprio tfr. Il piano prevede 3 linee di investimento a seconda del profilo e della propensione al rischio.     Euro forte previdenza, si tratta di un piano di accumulo “prudente” volto a favorire la stabilità del capitale , offrendo un rendimento minimo garantito del 2% annuo consolidato. Previdenza solida, invece, garantisce il capitale versato senza rinunciare alla diversificazione degli investimenti, quindi con un buon potenziale di rivalutazione. Infine Crescita previdenza, un piano più spinto che investe il capitale nel comparto azionario con l’obiettivo di massimizzare i rendimenti.

4) Pensionline di GenertelLife: anche questo prodotto è un piano individuale pensionistico di tipo assicurativo che offre la garanzia di rendimento annuo minimo del 2%. Il prodotto viene gestito via web e via telefono (tramite il call center si può ottenere una buona assistenza) e non sono previsti costi di attivazione o di intermediazione. Anche questo prodotto permette di dedurre dal reddito i versamenti fino ad un massimo di 5164,57 euro l’anno.

Ovviamente questi non sono una piccola parte dei prodotti di cui si può disporre per integrare la propria pensione. Nelle prossime settimane torneremo sull’argomento per analizzare anche gli altri prodotti che sono già disponibili sul mercato.

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