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Urbano Cairo eletto imprenditore dell’anno 2016

urbano cairo

Urbano Cairo ha vinto il premio imprenditore dell’anno 2016. Il popolare manager ha battuto 60 grandi nomi del mondo degli affari, risultando il più apprezzato secondo un sondaggio lanciato da Milano Finanza.

In questa classifica Urbano Cairo è arrivato primo, sconfiggendo nientemeno che Vincent Bollorè, il numero uno di Vivendi che dopo aver acquistato il 24.9% di Telecom sta preparando una chiacchieratissima scalata al colosso delle telecomunicazioni Mediaset. Molti avevano dato per scontato che a vincere il sondaggio dell’imprenditore dell’anno 2016 fosse proprio il francese, e invece, a quanto pare, Cairo deve aver ispirato più fiducia e ammirazione.

In particolare, a portare al rialzo le quotazioni di Cairo è stata senza alcun dubbio l’Offerta Pubblica di Acquisto lanciata ad aprile per la presa di controllo di Rcs, tanto è vero che proprio questa è stata definita l’operazione “più significativa” del 2016. L’Opa che porta la firma di Urbano Cairo, insomma, è apparsa più interessante rispetto a tanti altri eventi che hanno comunque movimentato il mondo dell’economia e della finanza, come per esempio la fusione tra Bpm e Banco Popolare, o come il salvataggio da parte del Fondo Atlante degli istituti Veneto Banca e Popolare di Vicenza.

A proposito di questo riconoscimento, il patron de La 7 ne ha approfittato anche per tirare le somme di come si è mosso nel 2016 per quel che riguarda la ratifica di nuovi affari. Nella prima fase del 2016, ha detto Urbano Cairo, “ci sono stati mesi in cui abbiamo concepito l’operazione Rcs”. “La seconda fase, cioè quella tra aprile e luglio, è quella in cui ci siamo confrontati con l’Opa rivale in un confronto davvero serrato e con i pronostici tutti quanti contro”. La terza e ultima fase dell’anno di Cairo, invece, è stata quella in cui l’imprenditore ha avuto modo di “conoscere una grande realtà con 3.500 dipendenti di cui 1.200 disseminati all’estero”.

Alla luce di tutto ciò, le doti imprenditoriali di Cairo non sono certo contestabili, anche perché non va dimenticato che la sua Cairo Communication, dall’anno 2000 ad oggi, non ha mai presentato un bilancio in perdita. Anzi, i resoconti finanziari delle attività aziendali sono sempre apparse in positivo, pur in settori non poi così sicuri e pur in periodi in cui la crisi economica si è fatta sentire.

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