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La Germania ha a malapena evitato la recessione

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Nel quarto trimestre del 2018, la crescita in Germania è stata pari a zero. Per adesso, la recessione è stata evitata ma i segnali proveniente dall’eurozona non sono dei migliori. Il dato poco brillante emerso qualche giorno fa è inferiore allo 0,1% rispetto a quanto previsto dagli analisti di mercato. Invece, nel terzo trimestre, la riduzione della produzione è stata dello 0,2%.

A sostenere l’economia tedesca nel quarto trimestre, e ad impedire due trimestri di crescita negativa, sono stati la spesa aziendale per macchinari e attrezzature e il settore edile. Le esportazioni e le importazioni sono aumentate quasi allo stesso ritmo, il che significa che non vi è alcun contributo positivo alle statistiche di crescita del quarto trimestre.

La Germania, più di ogni altra, ha subito e continua a subire la guerra commerciale tra USA e Cina, considerando quanto il paese sia dipendente dalle esportazioni. La crescita dello scorso anno è stata anche colpita da problemi nel settore automobilistico, con le case automobilistiche in evidente difficoltà nell’ottenere nuove auto certificate tramite le nuove prove di emissioni, e dall’acqua bassa sul fiume Reno, che ha interrotto il commercio. Il rallentamento ha portato la Commissione europea a ridurre le previsioni di crescita per la Germania dall’1,8 all’1,1%.

Nei primi sei mesi del 2018, la crescita economica in Germania era stata abbastanza forte: 1,5%. Poi, dal terzo trimestre in poi, le cose sono nettamente cambiate. La lenta crescita tedesca ha frenato l’economia nei paesi dell’eurozona, cresciuta dello 0,2% nel quarto trimestre, lo stesso del precedente.

I recenti indicatori economici hanno mostrato debolezza, portando a speculazioni sul fatto che la Banca centrale europea potrebbe ritardare l’innalzamento dei tassi d’interesse più a lungo di quanto inizialmente previsto. La BCE ha confermato che manterrà i tassi ai minimi storici almeno fino alla durata dell’estate. Gli analisti affermano che la data di cessazione potrebbe essere addirittura posticipata se i segni di debolezza continueranno.

Andrew Kenningham, principale economista europeo presso la Capital Economics, ha dichiarato: “La debolezza emersa nel quarto trimestre è un presagio negativo per la crescita economica nel 2019. La minor crescita non può più essere attribuita ai problemi del settore automobilistico. Guardando il quadro generale, la previsione dell’1% per quest’anno potrebbe essere rivista al ribasso”.

Secondo Carsten Brzeski, altro eminente economista, “l’economia tedesca è sfuggita alla recessione tecnica grazie ad un margine minimo. Tuttavia, molti fondamentali economici rimangono forti. Il basso tasso di disoccupazione, attualmente al 3,3%, sta aiutando a sostenere la domanda interna. L’aspetto positivo di questi dati è che difficilmente si può far peggio di così”.

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