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L’Italia supera la Francia come seconda destinazione più popolare per i turisti europei

Torre di Pisa
Torre di Pisa

L’Italia ha superato la Francia, diventando di fatto la seconda destinazione turistica preferita in Europa. Un’affermazione molto importante, considerando l’attuale situazione economica del Paese, che potrebbe essere sollevata dal settore turistico. A supportare ciò vi sono i dati diramati di recente dall’Agenzia Nazionale del Turismo, che parlano di 216 milioni di notti trascorsi dai turisti in Italia nel 2018, 141 milioni di notti in più rispetto alla Francia nello stesso periodo. Al primo posto resta la Spagna, con 300 milioni di notti.

Anna Maria Pisini, analista del settore turistico presso la società di sondaggi Opinioni, ha affermato che l’industria turistica è una delle poche sezioni dell’economia ancora in forte crescita. “La maggior parte dei settori economici sono stagnanti, ma l’arrivo dei turisti continua a crescere”, ha dichiarato.

Complessivamente, l’economia in Italia è cresciuta solo dello 0,9% nel 2018, secondo i dati dell’Istituto Nazionale di Statistica (Istat), con la crescita di esportazioni, produzione industriale e servizi finanziari inferiore al 2% rispetto al 2017. Per fortuna, il numero di turisti che ha scelto l’Italia come meta è cresciuto del 2,8%.

Nonostante i dati positivi a livello europeo, l’Italia è ancora leggermente indietro alla Francia per quanto riguarda quelle da tutto il mondo, con 420 milioni di notti, 9 in meno rispetto alla Francia. L’Istat prevede però che questo divario potrebbe essere colmato grazie all’aumento del numero dei turisti provenienti dalla Cina, favorito dalla recente partecipazione dell’Italia all’iniziativa “Belt and Road” col Paese cinese.

Dal punto di vista prettamente economico, i turisti provenienti dall’Europa hanno speso circa 42 miliardi di euro in Italia nel 2018, pari al 13% del Prodotto Interno Lordo (PIL). Se non ci fosse stata questa crescita del turismo, il PIL del 2018 si sarebbe ridotto dello 0,6% invece dello 0,9% raggiunto grazie ad esso.

Javier Noriega, economista della banca d’investimento Hildebrandt, ha dichiarato così in una recente intervista: “Non c’è dubbio che il turismo sia diventato uno dei principali motori economici in Italia. L’economia starebbe molto peggio senza di esso, ma il turismo rappresenta anche una serie di problemi”.

Le parole di Noriega sono state riprese da Paola Fagioli, responsabile della divisione turismo all’interno di Legambiente, il più grande gruppo di lobby ambientale italiano. Secondo Fagioli, l’arrivo di così tanti turisti ogni anno mette in difficoltà le infrastrutture del paese: “Certamente i turisti spendono soldi in Italia e aiutano l’economia, ma costringono anche il governo a spendere di più per le strade, i trasporti pubblici, i sistemi di trattamento delle acque e dei rifiuti e altre cose”.

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