Sabato il Ministro della Salute, Renato Balduzzi, ha annunciato una vera e propria rivoluzione in ambito sanitario (ma con ovvi risvolti economici): i ticket verranno sostituiti dalle franchigie. Anche se le parole del ministro sono state decisamente eloquenti è lui stesso a sottolineare come l’iniziativa sia ancora a livello propositivo. “Siamo a livello di una proposta, non e’ una decisione assunta. Una proposta che va nel senso, come da tempo annunciato, di rendere il sistema della compartecipazione piu’ equo e trasparente e tendenzialmente omogeneo“, queste le parole di Balduzzi ai microfoni Rai. Ma cosa comporta tutto ciò e, sopratutto, quali vantaggi offre al consumatore il passaggio da un sistema basato sui ticket ad uno, di questo tipo, basato sulle franchige? Per prima cosa cerchiamo di comprendere come funzionerà la proposta del Ministro qualora dovesse diventare legge.
Ad ogni cittadino verrà attribuita una franchigia in funzione del reddito familiare calcolato sul modello ISEE (il calcolo terrà conto anche di eventuali figli a carico, o alre condizioni che possano penalizzare economicamente il contribuente). Sul reddito lordo verrà calcolata una franchigia del 3 per mille superata la quale non si pagheranno le spese mediche e i medicinali (in convenzione, ovviamente).