Nonostante sia passata un po in sordina, trascurata dai maggiori media nazionali, la notizia della chiusura dell’Inpdap per effetto della manovra Monti sta scatenando un vero e proprio putiferio. A rischio ci sarebbero i prestiti e i mutui erogati dall’ente ma, anche, il destino delle famiglie degli oltre 700 dipendenti che rischiano di essere messi in cassa integrazione per 2 anni per poi essere licenziati (e proprio per questo hanno occupato la presidenza della direzione per protesta). L’Inpdap, per chi non lo sapesse, conta oltre 6 milioni di iscritti che hanno la possibilità, tra l’altro, di ottenere prestiti e mutui a tassi agevolati.
Secondo la manovra del governo le funzioni svolte oggi dall’Inpdap dovrebbero passare all’Inps anche se ancora non è chiaro con che modalità e, sopratutto, se verranno mantenuti tutti i servizi offerti attualmente dall’ente, ivi compresa l’erogazione di prestiti e di mutui.