Chi si aspettava qualche novità importante dal Vertice UE di ieri sera rimarrà estremamente deluso perchè, ancora una volta, tutto si è concluso con un nulla di fatto. Sicuramente il vertice ha avuto la sua importanza dal punto di vista diplomatico perchè ha permesso ai leader dei principali paesi europei di discutere dei grandi problemi economici del vecchio continente e, sopratutto, di come uscire dalla crisi greca senza far saltare tutto. Tuttavia la gravità del momento ci aveva fatto sperare in quel qualcosa di più che, ancora una volta, è venuto a mancare. Così ci è toccato assistere ancora una volta al teatrino delle discussioni sugli eurobond con la Germania che resta sulla sua posizione di partenza e Hollande che continua a insistere per la loro introduzione, il tutto mediato da Monti a cui va il merito, per lo meno, di aver restituito all’Italia il ruolo che le compete ai vertici internazionali. Quindi, in sostanza, tante parole e pochi fatti come sempre accade ai vertice dell’Unione Europea.
Ma non tutto è come sembra o, perlomeno, non proprio tutto è stato da buttare. Se è pur vero che non è stato fatto nulla di “operativo” molte indiscrezioni parlano di un vertici estremamente “costruttivo” dove gli argomenti trattati sono di estrema delicatezza. Tanto per citarne alcuni: eurobond, golden rule, capacità di prestito della BCE (e la sua revisione in prestatore di ultima istanza) oltre che ovviamente di Grecia e, in particolare, della possibilità di estendere il piano di rientro.