Elezioni: ecco i rischi per l’Europa

Come tutti ben sappiamo i risultati delle elezioni in Francia e in Grecia hanno confermato quello che ci si aspettava, ossia che l’Europa così com’è stata fino ad oggi non piace più a nessuno. Non a caso in Francia ha vinto Hollande, candidato socialista che ha basato la sua campagna elettorale contro la linea di austerity decisa dall’asse Merkel-Sarkozy, e in Grecia hanno vinto le forze politiche minori contrarie, chi più chi meno, alle misure drastiche imposte dalla comunità internazionale quale punto focale per l’erogazione degli aiuti. Insomma la giornata di ieri potrebbe aver disegnato un’Europa nuova e, per certi versi, anche un’Europa migliore dove si ricominci a parlare di crescita senza la quale diventa un po difficile sperare di uscire dalla più grande crisi economica di tutti i tempi.

D’altronde le misure prese in sede europea per fronteggiare la crisi, fino ad ora, non hanno portato altri risultati se non il peggiorare la situazione imponendo vincoli di bilancio rigidissimi a tutti quei paesi che, al contrario, avrebbero dovuto spendere di più per poter ridare slancio all’economia senza portarla in recessione come invece sta avvenendo.

Leggi tutto

Analisi dei mercati: ci attendono settimane di passione

Gli occhi sono tutti puntati su quello che, a tutti gli effetti, può essere considerato l’indice guida mondiale, ossia lo SP500. A quanto sembra il “tanto atteso” ritraccio di Maggio non dovrebbe tardare ad arrivare visto che la scorsa settimana è stata la peggiore dal 16 Dicembre. L’indice, infatti, si è portato pericolosamente nelle vicinanze dell’importante supporto dei 1340 punti che, se dovesse cedere, darebbe spazio a dei sell molto più corposi almeno fino a quota 1248-1260 punti. Secondo l’opinione di Scott Brown, capo economista di Raymond James, gli occhi degli investitori sarebbero puntati tutti sull’Europa e, in particolare, sulle elezioni in Grecia e in Francia che potrebbero avere un impatto fortissimo sui mercati. In un’intervista al denverpost Scott Brown ha dichiarato che “La Germania e la Francia hanno imposto la propria volontà al resto d’Europa; se si venisse a creare una crepa, i mercati potrebbero esserne sconvolti“.

Insomma cosa ci aspetterà nelle prossime settimane? Quello che è certo, stando anche ai primi risultati delle elezioni, è che i prossimi giorni saranno caratterizzati da una fortissima volatilità sui mercati con la possibilità che si verifichino dei sell molto violenti seguiti ad altrettanto violente risalite.

Leggi tutto

Quanto vale Facebook?

Facebook, come tutti ormai sanno, si appresta ad essere quotato in borsa raccogliendo circa 96 miliardi di dollari (centesimo più, centesimo meno). Si tratta della più importante quotazione di tutti i tempi e permetterà al giovane Zuckerberg di raccogliere circa 19 miliardi di dollari. L’ipo, l’offerta pubblica iniziale, dovrebbe aggirarsi tra i 28 e i 35 dollari ad azione raccogliendo, subito, circa 13,6 miliardi di dollari, ossia ben 7 volte quello che riuscì a raccogliere Google nell’ormai lontano 2004. Insomma la quotazione in borsa del social network è attesa con ansia dagli appassionati e dagli investitori che credono in un possibile ampliamento del business che gli ruota attorno. In particolare la vicenda sta generando molta curiosità nei confronti dei piccoli risparmiatori intenzionati ad investire nel social network non appena le azioni verranno quotate sul Nasdaq.

Tuttavia prima di compiere passi affrettati lasciandosi guidare dai luoghi comuni è bene analizzare con attenzione quelle che potrebbero essere le prospettive di crescita del social network, specialmente dal punto di vista dei ricavi perchè proprio questo è l’aspetto fondamentale per capire quanto possa essere conveniente puntare sul titolo.

Leggi tutto

Alert: elezioni in Grecia

Anche se i media ne hanno parlato poco questo week end è caratterizzato da un avvenimento fondamentale per la tenuta dell’eurozona: le elezioni in Grecia. Mentre tutti siamo con gli occhi puntati sulle elezioni in Francia, dove Hollande viene dato per favorito, gli occhi dei mercati sono rivolti principalmente alla Grecia dove il rischio è che ci sia discontinuità rispetto alla vecchia linea politica che ha favorito l’arrivo degli aiuti finanziari. Il pericolo è rappresentato dalla possibilità che vengano elette forze politiche che decideranno di non rispettare i vincoli imposti dalla comunità internazionale per l’erogazione delle tranche di aiuti finanziari. Se ciò avvenisse, infatti, verrebbero immediatamente bloccati gli aiuti con il pericolo che la Grecia si ritrovi, ben presto, senza la possibilità di pagare stipendi e pensioni. Un rischio alquanto plausibile visto il crescente sentimento antieuropeista che aleggia tra i cittadini del paese estremamente frustati da una situazione economica drammatica.

Ovviamente uno scenario del genere catapulterebbe l’intera eurozona nel baratro con la possibilità che si verifichino scenari ben peggiori di quelli  a cui abbiamo assistito fino ad ora. La situazione economico-finanziaria dell’area euro, infatti, è disastrosa: Spagna e Italia devono fare i conti con una fortissima recessione e un aumento della disoccupazione mentre anche le economie dei paesi più solidi, come Francia, Olanda e Germania, cominciano a mostrare i primi segni di affaticamento.

Leggi tutto

Mutui variabili ancora più convenienti grazie all’Euribor

Continua la corsa dell’Euribor che ieri ha fatto registrare nuovi minimi di periodo: quello a 1 mese è sceso sotto lo 0,4% (0,399% per la precisione) mentre quello a 3 mesi si è fermato allo 0,7%. Stando allo studio pubblicato su ilsole24ore.com (è possibile vedere il grafico qui sotto) la tendenza al ribasso dovrebbe proseguire ancora fino al 2014 per la gioia di chi ha un mutuo a tasso variabile. I vantaggi sulla rata, infatti, sono tutt’altro che trascurabili visto e considerato che ci si sta avvicinando ai minimi di sempre. Ma quello che più dovrebbe far felici gli italiani che hanno sottoscritto un finanziamento per la casa a tasso variabile è il fatto che questi minimi, dovrebbero, essere frantumati da qui a massimo 10 mesi.

Questo significa che molti italiani potranno alleviare le proprie difficoltà economiche grazie ad una rata di mutuo molto più leggera di quella che non si doveva pagare anche solo 8 mesi fa. Un rialzo al di sopra dell’1%, infatti, sarebbe da escludere prima della fine del 2014 anche se molto dipenderà da come e quando l’Europa riuscirà a uscire dalla crisi.

Leggi tutto

Comprare casa conviene?

Negli ultimi 12 mesi il mercato immobiliare sta attraversando un momento estremamente delicato ed ora la situazione sembra peggiorare. Stando all’ultimo report del Censis i prezzi delle case potrebbero scendere anche oltre il 20% entro la fine del 2012. Questa ipotesi ha messo in allarme molti italiani che si cominciano a domandare se comprare casa sia ancora conveniente. In effetti tra l’alto costo dei mutui e il valore molto alto degli immobili rende davvero molto difficile l’eventuale acquisto; se a questo aggiungiamo il rischio di veder crollare il mercato con l’ipotesi di ritrovarsi dopo poco con un immobile che vale meno di quanto lo si ha pagato è evidente di quanto la scelta sia assolutamente delicata. Ma, allora, comprare casa conviene? Meglio acquistare un immobile o scegliere di andare in affitto? Come per tutte le cose le opinioni si dividono tra chi ritiene valida la soluzione dell’acquisto e chi, invece, predilige la soluzione dell’affitto ritenendola più vantagiosa.

Insomma ormai da qualche anno si leggono opinioni molto in contrasto con l’abitudine italiana di avere una casa di proprietà. A questo punto non ci resta che valutare le 2 possibilità, analizzandone pro e contro, per poi trarre le nostre conclusioni cercando di essere quanto più obiettivi possibili.

Leggi tutto

Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. maggiori informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.

Chiudi