Il recente rialzo delle quotazioni del petrolio ha provocato una forte impennata dei prezzi dei carburanti gravando ancora di più sulle spalle delle famiglie italiane (ma non solo, ovviamente) e delle aziende. Tuttavia questo trand rialzista ha rilanciato la possibilità di trarre qualche buon profitto dal rialzo delle quotazioni del greggio che, secondo molti analisti, sarebbero da considerare al rialzo almeno per tutto il 2012. Questo sopratutto a causa delle recenti tensioni in Iran, uno dei maggiori produttori mondiali di greggio, che potrebbero sfociare in un conflitto qualora Israele e Stati Uniti decidessero di passare dalle parole ai fatti. Per il momento, infatti, la comunità internazionale si è limitata ha imporre delle durissime sanzioni all’Iran il quale ha risposto tagliando le forniture di petrolio all’Europa. Tutto questo contesto potrebbe tradursi in un prezzo più alto della benzina ai distributori ma, anche, nella possibilità di sfruttare il trand rialzista per trarne profitto.
Basti pensare che nel 2008 il petrolio aveva raggiunto la quotazione di circa 140 dollari al barile per poi riscendere, verso la fine dell’anno, a quota 40 dollari al barile. Da li in poi abbiamo assistito ad un lento ma costante aumento del prezzo del greggio che, tra alti e bassi, si è attestato nuovamente sopra i 90 dollari al barile fino a raggiungere e superare i 100 dollari al barile in queste ultime settimane.