Grecia: arriva l’accordo all’Eurogruppo

Finalmente, dopo mesi di attesa, la telenovela della Grecia sembra essere giunta al termine. Questa notte, infatti, l’Eurogruppo avrebbe trovato un accordo per sbloccare il prestito da 130 miliardi di euro necessario ad evitare il default finanziario altrimenti inevitabile già a Marzo di quest’anno. Come controparte la “troika” avrà i suoi rappresentanti permanenti nel paese ellenico che monitoreranno l’applicazione degli accordi presi in sede europea. Inoltre è stato istituito un fondo bloccato dove verranno versati gli interessi sul debito greco. Il tutto con l’obiettivo di far arrivare la Grecia, entro il 2020, ad un rapporto debito pil del 120%. Molto soddisfatto il presidente della BCE Mario Draghi che ha subito dichiarato che si tratta di “Un accordo molto buono, ma ora è molto importante che le principali forze politiche in Grecia riconoscano questo programma e che supportino gli impegni che sono stati presi dal primo ministro e dal ministro delle Finanze stasera“.

Molto soddisfatto anche il primo ministro Lucas Papademos che si è detto ottimista sul salvataggio di Atene in una breve dichiarazione all’uscita dalle oltre 14 ore di negoziati a Bruxelles. Positive anche le parole del premier italiano Monti che ha dichiarato “E’ un bel risultato per la Grecia, per l’Eurozona e per i mercati, è stato un lungo lavoro, l’Europa è anche in grado di funzionare“.

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Incentivi alle pmi in Sardegna

In questo contesto di crisi economica il sostegno degli enti locali all’imprenditoria rappresenta un fattore determinante per riuscire a superare il momento di difficoltà. Proprio per questo ci sembra opportuno segnalare l’iniziativa della Regione Sardegna che ha indetto un bando per l’assegnazione di contributi e incentivi volti a potenziare l’innovazione tecnologica delle piccole e medie imprese locali. La regione ha messo a disposizione un fondo di oltre 10 milioni di euro che verranno suddivisi al raggiungimento di 2 obiettivi: l’innovazione tecnologica e in particolare lo sviluppo di nuovi processi produttivi (progetto che può vantare un fondo di oltre 8 milioni di euro) e il rafforzamento e la riqualificazione del sistema dei servizi materiali e immateriali (che prevede un fondo massimo di 2 milioni di euro).

Le domande per rientrare negli incentivi (cofinanziati dal Programma operativo del fondo europeo dello sviluppo regionale), che dovranno essere presentate entro il 30 settembre 2013, verranno esaminate da un’apposita commissione che ne valuterà il progetto e valuterà l’incidenza degli incentivi e dei contributi che, comunque, non potranno eccedere il 50% del totale dell’investimento.

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Combattere la crisi con lo scambio casa

Da qualche mese a questa parte non facciamo altro che parlare di crisi economica e di quanto sia duro per le famiglie italiane arrivare alla fine del mese. Proprio per questo parlare di vacanze in un contesto come questo ci sembra quanto meno poco delicato. Eppure, nonostante la crisi economica, ci sono tantissime famiglie che riescono a permettersi degli incantevoli periodi di riposo in giro per il mondo spendendo, praticamente, nulla. Il segreto è lo scambio casa, un fenomeno che ha subito una crescita incredibile negli ultimi anni (proprio in concomitanza con l’espolosione della crisi) e che permette a migliaia di famiglie in tutto il mondo di scambiare la propria casa per brevi periodi di vacanza. In Italia lo scambio casa viene gestito da scambiocasa.com sito referente di Home Exchange il leader mondiale del settore che può vantare oltre 40 mila soci sparsi in 130 paesi e un business che è raddoppiato negli ultimi 2 anni.

Utilizzare questo strumento abbinato alle offerte delel compagnie low cost permette di poter organizzare una vacanza senza incidere, se non in minima parte, sul proprio busget familiare. Per poter effettuare lo scambio, infatti, è sufficiente iscriversi al sito pagando un abbonamento annuale di 86 euro che consentiranno l’accesso all’intero database mondiale.

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Monti vuole tagliare l’Irpef

Finalmente dopo tanta austerity ecco che arriva qualche buona notizia per gli italiani: Monti starebbe pensando di utilizzare i soldi recuperati con la lotta all’evasione fiscale per diminuire l’aliquota Irpef minima al 20%. Si trattarebbe, di fatto, del primo provvedimento che darebbe un po di respiro ai consumatori cercando di invertire la tendenza che sta facendo crescere il divario tra reddito e inflazione. Proprio in questi giorni, infatti, Monti deciderà se utilizzare gli oltre 5 miliardi di euro recuperati dalla lotta all’evasione per rendere più leggera la prima aliquota Irpef che così passerebbe dal 23 al 20%. Ma le novità non finiscono qui. Perchè la riforma fiscale che dovrebbe essere attuata in tempi brevissimi conterrà anche dei provvedimenti (di cui non si conosce ancora la natura) che dovrebbero evitare il nuovo aumento dell’Iva a Settembre.

Insomma un passaggio estremamente importante per il nostro paese e per il governo Monti che se non vuole bruciare tutto quello che di buono ha fatto fin’ora deve ridare slancio all’economia per tornare l’Italia a crescere, unica soluzione per sperare di uscire dalla crisi. Tuttavia al vaglio dell’esecutivo si parla anche di un possibile taglio delle detrazioni fiscali a carico delle famiglie.

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Nuove regole per le ispezioni in azienda

Finalmente una buoina notizia per le imprese italiane, sempre più preoccupate dai contraccolpi della crisi economica in corso. Grazie ad un accordo tra il Ministero del Lavoro e i Consulenti del Lavoro verranno semplificate le regole per le ispezioni in azienda. Questo accordo fa parte del progetto del governo sulla semplificazione della lenta burocrazia italiana. Secondo le dichiarazioni della dottoressa Calderone, presidente del Consiglio Nazionale dei Consulenti del Lavoro questa innovazione porterà “una generale riduzione degli oneri amministrativi a carico dei datori di lavoro e dei professionisti, perchè sono questi i tipi di interventi efficaci e concreti che eliminano oneri e ingombranti adempimenti nella gestione del rapporto di lavoro“.

Ma cosa comporterà tutto ciò per le imprese italiane? Quale saranno i vantaggi di questa semplificazione amministrativa dei controlli in azienda? In sostanza durante le ispezioni in azienda non verranno più chiesti documenti che siano già in possesso della pubblica amministrazione rendendo il tutto molto più semplice e veloce. Questo vuol dire che tutti documenti come i certificati di iscrizione alla Camera di Commercio o i documenti relativi a Inps e Inail non verranno più richiesti in fase di ispezione.

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Benzina: Federconsumatori denuncia i rincari

Ieri una nota di Federconsumatori ha denunciato l’ennesimo rincaro dei prezzi dei carburanti che hanno raggiunto un nuovo massimo sia per la verde che per il gasolio. Secondo la federazione dei consumatori il danno alle famiglie italiane e all’economia in genere è pesantissimo, tanto da richiedere l’intervento immediato del governo per evitare che la situazione degeneri. Proprio ieri, infatti, sono stati raggiunti nuovi picchi: la verde viene venduta ad un prezzo medio di 1,80 euro al litro con punte di 1,90 mentre il gasolio fa registrare una media di 1,74 euro e punte di 1,77. Insomma la soglia psicologica dei 2 euro è quanto mai vicina e, continuando di questo passo, potrebbe essere raggiunta nell’arco di pochissimi mesi. Ma quanto pesano questi rincari sulle famiglie e sulle imprese italiane? Cosa comporta per utti noi avere un prezzo dei carburanti così alto?

Purtroppo in un paese come il nostro dove gran parte della merce viene trasportata su gomma è evidente che ogni rincaro dei carburanti si traduca in un aumento dei prezzi di consumo. A cominciare proprio dai beni di prima necessità, ossia dai prodotti alimentari che, inevitabilmente, sono tra i più sensibili agli aumenti della benzina.

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