Giù i prezzi delle “seconde case” in montagna

Buone notizie per chi deve acquistare una seconda casa in montagna. Secondo l’osservatorio dei prezzi di mutuionline.it, infatti, nel corso del 2011 il costo delle case di montagna (sarebbe meglio dire delle seconde case) è diminuito in media dello 0,7%. Il calo, ovviamente, varia da regione e regione ed è più contenuto nelle località più frequentate dal turismo invernale, ossia quelle in prossimità delle piste da sci.

Il dato interessante è che nel corso del 2011 le compravendite di seconde case in montagna hanno subito un aumento dello 0,5% rispetto all’anno precedente nonostante la crisi economica in corso abbia frenato drasticamente il mercato immobiliare.

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Mutui: bene Roma e Napoli, male Venezia

Continua l’analisi del mercato del credito grazie agli ultimi dati di Banca d’Italia rielaborati dal centro studi di Mutuionline.it, il più importante motore di ricerca online per i mutui. Il periodo preso a riferimento è il primo semestre del 2011 periodo nel quale continua il calo diffuso delle richieste di mutuo.

Nel complesso in questo periodo si sono erogati circa il 7% in meno rispetto allo stesso periodo del 2010. Un calo significativo che, però, ha colpito in maniera non omogenea il territorio italiano.

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Immobili: cala la fiducia dei consumatori

Immobiliare.it, il sito di riferimento per le compravendite immobiliari in Italia, ha provato ha effettuare un’indagine per analizzare il mercato immobiliare in questo periodo di crisi finanziaria. Quello che ne è emerso è un quadro molto diverso rispetto a quello che si poteva analizzare solo fino a 3 anni fa.

Sempre più italianai, infatti, sono propensi a rinunciare all’acquisto di una casa spinti dai prezzi sempre troppo alti in rapporto al reddito e dalla diminuzione della capacità di risparmio.

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Nuovi aumenti degli spread sui mutui

Ancora brutte notizie per chi si accinge a richiedere un mutuo casa visto che continuano ad aumentare gli spread applicati dalle banche in seguito alla difficoltà di reperire luidità sul mercato. Dopo i rincari del mese di settembre, quindi, si procede nella stessa direzione anche ad Ottobre con significative difficoltà per le giovani famiglie.

Nell’ultima settimana è toccato a Webank e a Ing Direct aumentare lo spread applicato sui propri finanziamenti con rialzi che sono andati da un minimo dello 0’80% ad un massimo del 2%.

Un valore molto alto se consideriamo che spesso bastano pochi punti percentuali in più per far crescere sensibilmente la rata. A peggiorare la situazione ci ha pensato Chebanca che si è adeguata ai rilazi delle 2 banche concorrenti.

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Case troppo care per il 60% dei giovani

Stando ad uno studio condotto da Francesca Modena (dell’Universita’ di Trento) e da Concetta Rondinelli (della Banca d’Italia) e diffuso solo ieri dalla Banca d’Italia emerge un dato preoccupante: il 60% dei giovani è costretto a vivere in famiglia perchè non riesce a permettersi una casa propria.

Questo dato si riferisce ai giovani di età compresa tra i 18 e i 34 anni, una fascia molto ampia che fatica a trovare una propria collocazione nel mondo del lavoro e quando ci riesce gli impieghi sono precari o insufficienti a coprire le spese di mantenimento di una casa.

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Aumentano i tassi dei mutui fissi e variabili

E’ stato appena pubblicato lo studio di mutuionline, il più grande servizio di comparazione di mutui sul web, sull’erogazione dei mutui da Giugno a Settembre 2011. QUello che emerge è un quadro di difficoltà delle banche che stanno tendendo ad aumentare lo spread sui finanziamenti erogati.

Insomma aumenta il costo dei mutui per le famiglie italiane e questo non è certo un dato rassicurante visto il clima di incertezza che contraddistingue questo particolare periodo.

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