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La BCE rialza i tassi, e non è finita qui

La Banca Centrale Europea ha recentemente innalzato il livello dei propri tassi ufficiali di riferimento per le operazioni principali, portando la soglia dall’1,25% all’1,50%, con un apprezzamento del tasso ufficiale di 25 basis points, esattamente in replica di quanto già avvenuto alcuni mesi fa. Noi di economyonline.it avevamo ipotizzato anche la possibilità che il tasso di interesse rimanesse fermo all’1,25% in attesa degli ulteriori sviluppi della risoluzione del problema Grecia. Insomma una brutta notizia per chi ha un mutuo a tasso variabile e per tutti coloro dovranno prendere un fiannziamento per la casa nei prossimi mesi, cosa che non andrà certo a risollevare il mercato immobiliare italiano fermo, ormai da mesi, tanto da far registrare un -8% di crescita nel primo semestre 2011.

Si tratta del secondo rialzo dal livello minimo storico pari a un punto percentuale e, probabilmente, non sarà affatto l’ultimo del 2011.

Anche se il presidente della BCE, Jean Claude Trichet, nella conferenza stampa a margine dell’assunzione della scelta ha affermato che non si hanno ancora tutti gli elementi necessari per poter prevedere che fine faranno i tassi di riferimento, è ben chiaro che il 2011 non potrà che essere caratterizzato da ulteriori ritocchi verso l’alto.

In particolare, sembra abbastanza scontata la presenza di almeno un ritocco in aumento entro la fine dell’anno, che tuttavia potrebbero diventare due – o addirittura tre – nell’ipotesi in cui l’azione della Banca Centrale Europea si rendesse ulteriormente necessaria.

A nostro parere, l’ipotesi più probabile è che il tasso di interesse ufficiale di riferimento possa essere portato all’1,75% o al 2% entro la fine del mese di dicembre, ma difficilmente salirà oltre quota 2 punti percentuali nell’attuale anno.

Inutile tuttavia ricordare come molto dipenderà dall’andamento dell’inflazione nell’Eurozona, dalla crescita economica nella stessa area geopolitica di riferimento, e da quanto accadrà non solo in Grecia, quanto in Portogallo e negli altri Paesi a rischio crisi. In questo ambito, Trichet ha voluto affermare di essere particolarmente fiducioso sulle manovre di bilancio intraprese.

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