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La Merkel fa la voce grossa in Europa

Ancora una brutta uscita, a mio avviso, quella della Merkel che in queste ultime ore avrebbe dichiarato che in Europa “non ci sara’ solidarieta’ senza controlli“. Partendo dal presupposto che il concetto di fondo sarebbe anche giusto, ossia quello di imporre delle regole comuni per evitare che i paesi più spendaccioni creino dei danni a quelli più attenti e virtuosi, ma è la metodologia con la quale viene applicato che proprio non mi piace. Così come non mi piace l’arroganza del leader tedesco che continua ad attribuire agli altri responsabilità che appartengono anche alla Germania. Se, da un lato, l’Europa deve essere unita sulla falsa riga degli Stati Uniti non si può pensare che un paese possa essere lasciato allo sbando come successo con la Grecia. E’ come se la California (che di fatto sarebbe tecnicamente fallita perchè sommersa di debiti) venisse lasciata al suo destino o, ancora peggio, si paventasse una sua uscita dal dollaro.

In tutto questo la Merkel ha le sue responsabilità così come le hanno gran parte dei vertici politici ed economici del paese. Secondo il cancelliere tedesco “le forze della Germania non sono infinite e noi come l’Europa affrontiamo una competizione mondiale che dobbiamo vincere per mantenere il nostro benessere. Questo e’ cio’ che mi guida e per questo, si debbono cambiare alcune cose, anche con durezza, in Europa“.

Ovviamente in tutto questo ci si dimentica che la Germania è il paese che più di ogni altro ha beneficiato dell’euro e che in caso di un ritorno alle singole valute nazionali nel medio periodo sarebbe uno dei più penalizzati.

ovviamente c’è anche da dire che nessuno ci ha obbligato ad entrare a far parte della moneta unica e che di questo dobbiamo ringraziare (si fa per dire) la nostra inadeguata classe politica degli ultimi 25 anni. Questo non perchè la moneta unica in se stessa sia un male… lo è perchè è stata strutturata in questo modo dove paesi con economie, storia e tradizioni diverse hanno in comune la moneta e nulla di più.

Come abbiamo detto nei giorni scorsi serve una maggiore coesione, serve un maggiore sforzo da parte di tutti per arrivare ad un’unione che sia anche bancaria e politica oltre che monetaria. Questo richiede sacrifici da parte di tutti, anche dalla Germania che invece di continuare a far la voce grossa dovrebbe fare la sua parte di sacrifici come li stanno facendo gli altri paesi europei.

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