Con il dilagare della crisi crollano le richieste di finanziamenti da parte di famiglie e imprese. Se da un lato le banche sono meno propense a concedere l’accesso al credito pur di mantenere alta la propria liquidità dall’altro lato la paura e l’incertezza di un possibile deterioramento dell’attuale situazione economica del nostro paese spinge le famiglie a chiedere sempre meno prestiti e mutui. Per quanto riguarda i primi 10 mesi del 2012 le richieste di mutui sono “crollate” del 44% rispetto al 2011, mentre quelle di prestiti del 5%, sempre su base annua. Insomma sembra che ormai sia venuta meno la fiducia dei cittadini sul fatto che si possa uscire dalla crisi entro breve tempo.
Quello che prevale è, quindi, una gestione prudente del proprio budget (sia esso familiare o aziendale) per non farsi trovare impreparati qualora la situazione dovesse peggiorare. Di conseguenza si richiedono principalmente prestiti di piccola entità (basti pensare che ben il 70% delle domande di finanziamento si concentra su importi inferiori ai 5 mila euro) atti a soddisfare delle necessità immediate.