Paolazzi sulla crisi: le opportunità per l’Italia

Luca Paolazzi, direttore del Centro Studi di Confindustria, ha illustrato le opportunità che la crisi offre al nostro paese per arrivare ad una svolta epica. Durante l’intervento al convegno “Cambia Italia” dal titolo “Come fare le riforme e tornare a crescere“, Paolazzi ha illustrato come la crisi economica possa rappresentare un punto di svolta per la nostra economia. Secondo il direttore del dentro studi di confindustria, infatti, la situazione precaria che stiamo attraversando da alcuni mesi avrebbe creato i presupposti per avviare alcune importanti riforme di cui il paese aveva bisogno da moltissimo tempo. Secondo i dati del centro studi il benessere dei cittadini italiani si è sensibilmente ridotto a partire dalla seconda metà degli anni 90 e solo attraverso le riforme si potrà invertire la rotta e tornare a crescere.

Senza le riforme le stime di Confindustria parlano di un pil pro capite che sarà di circa 2760 euro nel 2030, ossia di 253 miliardi più elevato di oggi. Tuttavia con le riforme il potenziale di crescita del nostro paese potrebbe essere di ben 872 miliardi di euro, ossia 11.160 per ogni cittadino. Ovviamente si parla di studi che danno dei valori approssimativi ma che possono essere presi a riferimento per valutare i benefici che si potrebbero ottenere qualora vengano attuate le riforme di cui necessita il paese per recuperare competitività rispetto alle altre super potenze economiche.

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Combattere la crisi con il bike Sharing

Con la benzina che ha ormai raggiunto i 2 euro spostarsi in auto è diventato un vero e proprio lusso. Tuttavia, per chi non vuole prendere i mezzi pubblici esiste l’alternativa dello bike sharing, strumento molto utilizzato in Europa, ma che, seppur lentamente, si sta diffondendo anche nel nostro paese. Per chi non lo conoscesse il bike sharing è la condivisione di una bicicletta attraverso il noleggio delle stesse nelle aree urbane. In sostanza i comuni mettono a disposizione delle stazioni dove, attraverso una tessera, è possibile prendere una bicicletta e riconsegnarla in una qualsiasi delle stazioni di bike sharing della città. La peculiarità di questa soluzione è il bassissimo costo di utilizzo. A Torino, una delle città italiane più virtuose, l’abbonamento annuale costa solo 20 euro mentre quello settimanale e quello giornaliero vengono rispettivamente 5 e 2 euro.

Cifre assolutamente alla portata di tutti che permettono di spostarsi da una parte all’altra della città spendendo nulla o quasi e senza inquinare. Purtroppo, come abbiamo detto, il bike sharing è ancora molto indietro nelle città italiane rispetto al resto d’Europa. Basti pensare che a Torino (come dicevamo è la città più virtuosa in Italia) il numero di biciclette è pari alla metà (700 bici) rispetto alla media delle grandi città Europee (1420 bici a parità di abitanti).

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Rc auto a Roma: i giovani pagano di più

Torniamo a parlare di assicurazioni auto e, in particolare, del costo della polizza di responsabilità civile, ossia quella obbligatoria per legge, nella città di Roma. Come ben sappiamo, infatti, l’assicurazione della propria auto rappresenta una delle voci di spesa più importanti delle famiglie preceduta solo dalla rata del mutuo e risparmiare anche solo poche decine di euro può essere molto importante per ammortizzare la spesa. Noi abbiamo voluto analizzare i preventivi di 7 diverse compagnie ipotizzando di dover assicurare una normalissima utilitaria e abbiamo rilevato una variazione di prezzo estremamente alta a seconda dell’età dell’intestatario della polizza. Insomma più si è giovani e più l’assicurazione è costosa. Secondo i dati da noi riscontrati la variazione è piuttosto consistente: un giovane di 22 anni paga, a parità di veicolo e classe di merito, circa il triplo di un uomo di 42 anni di età.

Questo, ovviamente, non è una novità ma la differenza è talmente ampia da lasciare senza parole. Non a caso, sempre più spesso, sono i genitori gli intestatari delle polizze rc auto delle auto dei figli. Con questo sistema è possibile risparmiare tantissimo e arginare quella che sembra, a tutti gli effetti, una vera e propria discriminazione.

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Profumo alla guida del Monte dei Paschi

Sono stati resi noti i nomi che andranno alla guida del Monte dei Paschi di Siena, la banca più antica del mondo nonchè il terzo istituto di credito italiano per grandezza. Presidente dell’istituto di credito sarà Alessandro Profumo, che come tutti sappiamo è stato dal 1998 al 2010 alla guida di Unicredit, mentre l’ammnistratore delegato sarà Fabrizio Viola. Tra gli altri nomi del cda che guiderà la banca nei prossimi anni segnaliamo anche i nomi (giunti un po a sorpresa) di Angelo Dringoli, Tania Groppi, Paola Demartini (docenti universitari di economia) e Marco Turchi (ex sindaco revisore della banca). Secondo delle indiscrezioni i nomi sarebbero arrivati senza non poche polemiche e spaccature interne alla fondazione MPS.

Secondo il quotidiano la Repubblica, la scelta dei nomi che andranno a sedere nei ruoli chiave del CDA della banca rappresentano una vittoria del sindaco di Siena Franco Ceccuzzi, ex diesse, su Alberto Monaci, ex Margherita, sconfitto insieme al presidente dell’Ente, Gabriello Mancini, che non avrebbe votato il nome di Profumo per la carica di presidente.

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Apple deve gestire 100 miliardi di cash

Il difficile contesto economico che stiamo attraversando non sta impedendo ad Apple di vendere i propri prodotti in misura maggiore di quanto non sarebbe opportuno pensare. Al punto tale che una delle preoccupazioni dell’azienda sarebbe cosa fare della montagna di liquidità di cui dispone. Si parla di ben 100 miliardi di dollari di cash che i vertici della Apple dovranno decidere di utilizzare viste anche le fortissime pressioni del mondo economico e degli azionisti dell’azienda. Tra le varie possibilità c’è quella di un dividendo, di un buyback (riacquisto di azioni proprie) o di possibili investimenti. Insomma in qualche modo quei 100 miliardi circa di liquidità devono essere utilizzati, contrariamente a quanto ha sempre voluto Steve Jobs, e saranno gli stessi vertici dell’azienda a spiegare come nella conferenza di oggi.

Si tratta, quindi, di un appuntamento importantissimo vista l’enorme liquidità di cui stiamo parlando. D’altronde la Apple, nel corso degli anni, ci ha abituato a numeri da capogiro tanto che oggi può vantare numeri più vicini a quelli di uno stato che a quelli di un’azienda. Se non altro, tanto per dare un’idea dei conti della Apple, possiamo dire che capitalizza più di tutte le principali banche europee messe insieme ed è la prima al mondo nella classifica di capitalizzazione.

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Delega fiscale: ecco le novità in arrivo

Novità in arrivo per i contribuenti italiani. Stando alle ultime indiscrezioni pubblicate da il quotidiano ilsole24ore circa la delega fiscale messa a punto dal Governo nel corso del vertice politico di giovedì con i leader di Pd, Pdl e Udc, sarebbe in arrivo l’IRI, ossia la nuova imposta sul reddito imprenditoriale che andrà a sostituire la vecchia IRES, ossia l’imposta sul reddito delle società. Ma questa, seppur importante, non sarà l’unica novità che il governo introdurrà in questi giorni: si parla della revisione dei regimi fiscali, del catasto e della nuova tassazione ambientale, tanto per citare alcuni dei punti più interessanti della delega. Inoltre non bisogna dimentacare che è ormai certa la redistribuzione di una parte dei proventi della lotta all’evasione fiscale attraverso una serie di sgravi che verranno messi a disposizione dei cittadini e degli imprenditori che hanno sempre pagato regolarmente le tasse.

Proprio quest’ultimo punto rappresenta un nodo fondamentale per la nostra economia perchè solo cambiando l’abitudine radicata nella società italiana all’evasione sarà possibile portare ad una graduale riduzione della pressione fiscale con tutti i vantaggi che ciò comporta.

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