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Elettricità, prezzi più bassi nel 2009

Finalmente buone notizie per quanto riguarda il costo delle bollette dell’energia elettrica che le famiglie e le imprese italiane devono sostenere ogni mese. Secondo quanto ha riferito il Gestore del Mercato Elettrico in una sua comunicazione periodica, il prezzo medio di acquisto dell’energia sulla Borsa elettrica (da non confondersi con un indice diretto di onerosità dell’energia elettrica sulle tasche dei cittadini italiani) è stato pari a una media di 63,72 euro / Mwh durante tutto il 2009.

gestore mercati energetici

Il dato dell’ultimo anno non solo è inferiore al 2008, ma si dimostra più basso anche rispetto al biennio precedente, mentre è comunque più elevato – come ci si attendeva – rispetto al record minimo del 2005, quando il prezzo medio di acquisto si assestò a 58,59 euro / Mwh.

Perché questa riduzione? Le determinanti principali sembrano essere due: la prima fa riferimento alla contrazione della domanda, che ha subito una significativa flessione a causa della crisi.

La seconda è invece riscontrabile sul fronte del prezzo del greggio, con il barile a 61,90 dollari (il 36% rispetto al 2008).

Il prezzo medio di acquisto è tuttavia fortemente eterogeneo all’interno del Paese: ad essere più penalizzate, ancora una volta, sono le isole, con la Sardegna e la Sicilia che evidenziano un prezzo rispettivamente pari a 80,01 euro / Mwh e a 88,09 euro / Mwh.

Di contro, l’Italia è a sua volta uno dei Paesi più cari a livello europeo, dove spiccano le tariffe di Germania (- 40,9% rispetto alla Penisola) e della Spagna (- 42,6%).

Un dato che testimonia come l’Italia sia ancora molto indietro, rispetto ad altri paesi europei, nella produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili come  il fotovoltaico che contribuirebbero in maniera determinante alla riduzione del costo per la produzione di energia assicurando, anche, una fortissima diminuzione del’inquinamento migliorando la qualità della vita anche da un punto di vista della vivibilità e della salute.

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