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Debito pubblico, quanto cresce quello italiano

Gli ultimi dati mensili diffusi dai bollettini statistici confermano come il debito pubblico italiano stia crescendo ancora, e come pertanto le iniziative intraprese fin d’ora non abbiano prodotto gli effetti attesi. Certo, occorrerà presumibilmente attendere qualche mese per vedere se l’emorragia del debito subirà o meno un rallentamento, ma quel che è certo è che per il momento i dati a nostra disposizione sono davvero di emblematica preoccupazione.

Stando ai calcoli effettuati, infatti, il debito italiano crescerebbe di circa 2.700 euro al secondo, con un tasso di interesse che – contemporaneamente – continua a incrementare rendendo la ricerca di un equilibrio finanziario sempre più arduo. La quota più rilevante di debito è infatti costituita dai titoli Statali a medio lungo termine, il cui tasso di rendimento è schizzato alle stelle nei tempi a noi più recenti.

Tra le varie curiosità statistiche, si tenga anche conto che il debito pro capitale è oggi pari a 31 mila euro, contro una produzione interna lorda pro capite di poco più di 29.400 euro. Pertanto, anche ipotizzando una fantascientifica situazione in cui ogni italiano si senta in necessità di regalare allo Stato un anno del proprio stipendio, la situazione negativa non verrebbe comunque ripianata del tutto.

Ma da cosa è composto il debito pubblico italiano? L’83,8% è stato realizzato attraverso la vendita di titoli di Stato, i cui rendimenti stanno crescendo di asta in asta, rendendo sempre più gravosa questa ampia fetta di debito. Il restante  settore della “torta” del debito, è invece costituito dalle monete, dai depositi e da altre passività residuali, almeno in termini proporzionali.

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