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Politica, ascesa del populismo come minaccia alla stabilità economica

A giudicare dall’attuale tranquillità del mercato obbligazionario italiano e dalla forza dell’euro, si potrebbe pensare che tutto vada bene in Italia, la terza economia della zona euro. Tutto ciò può sorprendere considerando la vittoria dei partiti populisti alle elezioni del 4 marzo. Ma nonostante queste conquiste elettorali, il pensiero è che l’Italia continuerà ad arrancare, senza riuscire a risolvere nel breve termine problemi contingenti come debito pubblico e sistema bancario traballante.

Addentrandosi meglio nella questione, la paura che aleggia tra i corridoi della Comunità Europea sul rischio che l’Italia trascini l’Europa verso un’altra crisi è abbastanza diffusa, considerando anche che l’acquisto dei bond da parte della BCE dovrebbe terminare entro fine anno, salvo proroghe.

Nelle tre settimane successive alle elezioni parlamentari, i rendimenti dei titoli di stato italiani sono stati leggermente modificati fino al 2% in meno. Sorprendentemente, ciò è in modo evidente inferiore al 3% che il governo degli Stati Uniti attualmente paga sul suo prestito. Allo stesso tempo, l’euro ha continuato a rafforzarsi nei confronti del dollaro USA.

Nei quasi 20 anni dall’entrata in vigore dell’euro, la performance economica italiana è stata molto deludente, e il reddito pro capite del paese è diminuito. Questo trend economico è risultato dall’incapacità del paese di generare quel tipo di crescita della produttività che invece paesi come la Germania sono stati in grado di fare in modo coerente.

La mancanza di crescita economica dell’Italia negli ultimi due decenni è stata accompagnata anche dall’aumento della vulnerabilità economica. Tra le più importanti di queste vulnerabilità c’è stato il costante aumento del rapporto debito pubblico / PIL al 133%, rendendo il paese il secondo più indebitato della zona euro dopo la Grecia.

Nello stesso periodo, c’è stato un preoccupante indebolimento nel sistema bancario. Ciò è evidenziato da un aumento dei crediti deteriorati fino al 15% del bilancio complessivo del sistema bancario italiano.

L’Italia ha disperatamente bisogno di far crescere la propria economia per ridurre il debito pubblico e i problemi del settore bancario. Tutto ciò appare vero se si considera che le condizioni di liquidità globale rischiano di diventare più difficili nel periodo a venire poiché la Federal Reserve aumenterà i tassi di interesse.

Purtroppo, il risultato delle elezioni italiane di questo mese diminuisce sensibilmente le possibilità che l’Italia si imbatta in un percorso di crescita economica migliore di quello che ha vissuto negli ultimi due decenni. Sia il Movimento Cinque Stelle che la Lega probabilmente cambieranno quelle modeste riforme economiche apportate dal precedente governo nel settore delle pensioni e del mercato del lavoro.

Nel frattempo, è probabile che entrambe le parti siano molto meno propense rispetto ai loro predecessori nel perseguire la politica di bilancio, ed è probabile che adottino una posizione più conflittuale nei loro rapporti con l’Europa.

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