Ancora polemiche sul delicato discorso delle liberalizzazioni con la Confesercenti che si dice preoccupata delle misure che il governo vuole attuare in materia. Secondo l’associazione le liberalizzazioni potrebbero costare circa 4 miliardi di fatturato in meno da qui al 2015 per via della chiusura a cui saranno costrette oltre 70 mila piccole e medie imprese con un danno per l’occupazione stimabile intorno ai 190 mila licenziamenti. Secondo Confesercenti queste misure non faranno altro che agevolare la Grande Distribuzione rispetto ai piccoli commercianti che, fino ad oggi, hanno rappresentato l’anima dell’economia italiana.
Secondo il presidente Venturi le vendite dei piccoli negozi sono diminuite del 16% dal 2006 ad oggi, mentre quelle della grande distribuzione sono diminuite del 7,2%. Per questo le liberalizzazioni non farebbero altro che avvantagiare i grandi gruppi a discapito dei piccoli commercianti senza per questo migliorare l’economia del paese.