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Esordio con record per Alice in Wonderland

Alice in Wonderland, il nuovo film di Tim Burton che rivisita l’omonimo romando di Lewis Carroll, ha ottenuto oltre 116 milioni di dollari ai botteghini di Stati Uniti e Canada nel suo solo primo weekend di proiezione, diventando così il sesto esordio più remunerativo della storia del cinema. Si tratta di un risultato sorpredente che arriva a confermare la grandissima attesa che si era profilata per questo particolarissimo film i cui incassi record stanno confermando la vitalità del settore.

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Oltre a ciò, il film di Burton ha anche battuto altri record: si tratta infatti del prodotto che ha conseguito il miglior debutto nel mese di marzo e del weekend con il maggior numero di biglietti staccati nel corso dell’anno.

Alice in Wonderland è disponibile in 3.728 cinema, con 2.063 schermi a tre dimensioni, e con 188 schermi in Imax 3D. Complessivamente, prendendo pertanto in considerazione anche i ricavi provenienti dai Paesi non nord americani, il film ha invece reso 210,3 milioni di dollari nei primi due giorni di proiezione.

L’impegno e le deroghe che hanno caratterizzato la diffusione di Alice in Wonderland nei cinema di mezzo mondo dimostrano come l’industria cinematografica (e il segmento distributivo) sia particolarmente attenta a tale tipologia di prodotti, introdotti brillantemente quest’anno da un altro successo, Avatar, di James Cameron.

Sul fronte dei ricavi, infatti, Hollywood.com ha calcolato che un biglietto per la proiezione di un film in 3D ha un costo superiore di circa 3 dollari in più dell’ordinario: una maggiorazione che, alla fine dell’anno, potrebbe tornare molto utile ai bilanci delle società del settore e che non sembra spaventare le persone disposte a spendere qualcosa in più pur di poter vedere i nuovi film con questa nuova tecnologia.

Insomma una boccata di ossigeno per l’intera industria cinematografica (ma dell’entertainment in generale) che negli ultimi 2 anni aveva subito in maniera brusca gli effetti della crisi.

Immagine di: IGN

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