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Finanziamenti, quanto siamo indebitati?

L’Ufficio Studi di Confartigianato ha recentemente pubblicato un’analisi sull’andamento dell’indebitamento degli italiani. Un’osservazione abbastanza puntuale, secondo cui ogni famiglia della penisola sarebbe esposta con i soggetti creditori per circa 18 mila euro. Alemno in questo, per fortuna, gli italiani primeggiano rispetto alle altre famiglie europee visto che da sempre la nostra propensione al risparmio ci ha consentito di essere tra i popoli più virtuosi al mondo. Ma andiamo con ordine e cerchiamo di analizzare in maniera approfondita i dati che sono stati diffusi in queste ultime ore.

Confartigianato sostiene infatti che alla fine dello scorso mese di aprile i finanziamenti erogati in favore degli italiani erano pari a 481.739 milioni di euro, in incremento di 3,4 punti percentuali rispetto allo stesso periodo del 2010, e con una ovvia e particolare concentrazione nelle Regioni più popolose, Lombardia e Lazio in testa.

Suddividendo l’ammontare dei finanziamenti per il numero delle famiglie italiane, Confartigianato ha scoperto che ogni nucleo tricolore è indebitato mediamente per 18.712 euro, con un’incidenza media sul reddito che è attualmente pari al 45,9%.

Parzialmente significativa è la distribuzione territoriale di tale scenario debitorio. Sempre stando ai dati forniti da Confartigianato, cinque sole Regioni italiane sarebbero in grado di assorbire quasi il 60% di tutti i debiti nazionali: si tratta della Lombardia (22,2%), del Lazio (12,1%), del Veneto (9%), dell’Emilia Romagna (8,6%) e del Piemonte (7,5%).

Sul fronte del confronto su base annua, tutte le Regioni mostrano infine un incremento, sospinto soprattutto dal trend conseguito nel Lazio, che ha fatto registrare un aumento di 5,4 punti percentuali. Più cauto l’andamento del Trentino Alto Adige, con una crescita di “soli” 1,4 punti percentuali.

Le Regioni dove il debito pesa invece di meno rispetto al reddito sono la Basilicata, il Molise e la Valle d’Aosta, dove la percentuale è inferiore al 30%, contro la media nazionale di quasi il 46%.

Anche se con le dovute differenze, quindi, possiamo dire che lo scarso indebitamento delle famiglie italiane rappresenta un enorme valore aggiunto per la nostra economia e uno dei fattori che più di ogni altro ci ha consentito di atraversare la crisi senza il rischio di un default.

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