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Germania, siglato un importante accordo: al lavoro meno ore ma più soldi

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Un forte accordo sulla retribuzione e l’orario di lavoro per i dipendenti dell’industria tedesca sudoccidentale costituisce un punto di riferimento per milioni di lavoratori nella più grande economia europea e preannuncia una crescita salariale nei prossimi anni.

L’accordo tra il sindacato IG Metall e la federazione dei datori di lavoro Suedwestmetall, raggiunto martedì 6 febbraio, prevede un aumento del 4,3% in termini di retribuzione a partire da aprile e altri pagamenti ripartiti su 27 mesi. Si prevede che i negoziati sui salari deboli porranno fine ad un periodo di moderazione salariale in Germania, potenzialmente di aiuto alla Banca centrale europea nel tentativo di riportare l’inflazione della zona euro all’obiettivo di un tasso inferiore al 2%.

Su base annuale, l’accordo equivale a un aumento del 3,5% delle retribuzioni. “Gli aumenti salariali concordati e le misure di accompagnamento sono al vertice delle aspettative e dovrebbero comportare aumenti salariali del 4% nei prossimi due anni” ha dichiarato l’economista di Pictet Frederik Ducrozet.

L’accordo “pilota”, in un contesto caratterizzato da una forte ripresa economica e dalla più bassa disoccupazione dall’unificazione tedesca nel 1990, copre mezzo milione di dipendenti nella Germania sud-occidentale, sede di grandi complessi industriali come la casa automobilistica Daimler AG. Dovrebbe essere applicato anche nel resto della Germania e probabilmente influenzerà i negoziati in altri settori.

L’accordo della IG Metall rafforzerà le aspettative del mercato per la BCE. Arriva proprio nel momento in cui i mercati azionari e obbligazionari mondiali stanno subendo un forte calo a causa del timore che un aumento dei posti di lavoro negli Stati Uniti possa portare ai primi rialzi dei tassi di interesse.

I datori di lavoro hanno inoltre convenuto di concedere ai lavoratori il diritto di ridurre la loro settimana lavorativa a 28 ore per occuparsi dei bambini, di parenti malati o anziani. “Le priorità dei lavoratori si sono spostate. Invece di salari più alti, l’equilibrio tra lavoro e vita privata è ora al centro dell’attenzione”, ha detto l’economista di BayernLB Christiane von Berg.

Oltre all’aumento del salario da aprile in poi del 4,3%, i dipendenti riceveranno un pagamento una tantum di €100 in più per il primo trimestre. A partire dal 2019, riceveranno una somma annua fissa di €400 nonché un pagamento equivalente al 27,5% della loro retribuzione mensile. Alcuni lavoratori possono scegliere di avere più tempo libero invece di ricevere i soldi aggiuntivi.

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