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Trump minaccia nuovi dazi sulle auto dopo la chiusura di alcuni siti General Motors

donald trumpDonald Trump ha rinnovato le minacce di imporre dazi alle auto importate dopo che la General Motors ha annunciato tagli di posti di lavoro e chiusure di impianti. Le nuove minacce commerciali arrivano mentre Trump si prepara a incontrare i suoi omologhi al vertice del G20. Inoltre, il presidente degli Stati Uniti si è opposto al piano della GM di tagliare più di 14.000 posti di lavoro e chiudere le fabbriche nel Nord America.

Nel suo ultimo attacco, Trump vuole applicare dazi del 25% su camioncini e furgoni commerciali importati da mercati al di fuori del Nord America per supportate l’industria automobilistica. Analoghi dazi per le importazioni di automobili significherebbe che molte di esse verrebbero costruite negli Stati Uniti, evitando che la GM chiuda le proprie fabbriche in Ohio, Michigan e Maryland.

La decisione della General Motors di fermare la produzione negli stabilimenti degli Stati Uniti e del Canada ha fatto arrabbiare molti politici. Per il Presidente questi possibili tagli rappresentano un duro colpo, considerando che una tra le principali priorità della sua amministrazione è di ridare vigore all’industria automobilistica del paese. Per questo motivo sta prendendo sempre più piede la possibilità di applicare dazi alle importazioni di automobili.

A maggio, Trump chiese al dipartimento di determinare l’effetto delle importazioni di automobili e dei componenti automobilistici sulla sicurezza nazionale. Un processo simile portò all’applicazione dei dazi su acciaio e alluminio straniero nella scorsa primavera. Questa proposta di applicare dazi alle auto e alle parti di automobili straniere in nome della sicurezza nazionale è stata ampiamente criticata, sia al Congresso che nel mondo degli affari.

Il rappresentante commerciale americano Robert Lighthizer ha affermato: “Sto esaminando le opzioni per aumentare i dazi statunitensi sui veicoli cinesi del 40%. Come mai una percentuale così elevata? Perché le politiche cinesi sono molto più eclatanti in confronto ai dazi sulle automobili”.

Gli Stati Uniti avevano già imposto dazi del 25% sulle auto cinesi, oltre al 2,5% che era già in essere. Di contro, la Cina ha imposto dazi del 40% sulle importazioni di veicoli statunitensi, molto più elevato del 15% che solitamente applica agli altri partner commerciali. “Come il presidente ha fatto notare, le politiche industriali cinesi stanno causando gravi danni ai lavoratori e alle industrie statunitensi”, ha affermato Lighthizer.

Intanto, sale l’attesa per l’incontro tra il presidente Trump e quello cinese Xi Jinping. Si prevede che i due leader parleranno a margine del vertice del G20 in Argentina, in un incontro che sarà strettamente monitorato nella speranza che vengano fatti progressi positivi sull’aspra disputa commerciale tra i due paesi.

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