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La volatilità e i suoi tre fattori

La volatilità è la quantità e la frequenza delle variazioni di prezzo. Misura quanto selvaggiamente oscillano e quanto spesso si muovono più in alto o più in basso. Possono essere i prezzi di qualsiasi cosa.

La volatilità è stata studiata, misurata e descritta in modo più esaustivo nel mercato azionario. Lì, è misurata dalle variazioni storiche dei prezzi, chiamate “volatilità realizzata”. Il mercato viene anche misurato dalla volatilità futura, attesa e implicita, dai prezzi delle opzioni.

Cause della volatilità dei prezzi

La volatilità dei prezzi è causata da tre dei fattori che modificano i prezzi stessi. Questi tre fattori agiscono modificando la domanda e l’offerta:

Stagionalità. Il primo è la stagionalità. Ad esempio, i prezzi delle camere d’albergo di un resort aumentano in inverno, quando le persone vogliono allontanarsi dalla neve. Scendono in estate, quando i vacanzieri si accontentano di viaggiare nelle vicinanze. Questo è un esempio di volatilità della domanda e dei prezzi, causata da regolari cambiamenti stagionali.

Tempo meteorologico. Un altro fattore che influenza la volatilità dei prezzi è il tempo. Ad esempio, i prezzi agricoli dipendono dall’offerta, che a sua volta dipende dal clima favorevole e dai raccolti abbondanti o meno. Condizioni meteorologiche estreme, come uragani e gelo, possono far impennare i prezzi del gas distruggendo raffinerie e gasdotti.

Emozioni. Un terzo fattore sono le emozioni. Quando i trader si preoccupano, aggravano la volatilità di qualunque cosa stiano acquistando. Ecco perché i prezzi delle materie prime sono così turbolenti. Ad esempio, nel febbraio 2012, gli Stati Uniti e l’Europa hanno minacciato sanzioni contro l’Iran per lo sviluppo di uranio per armi. Per rappresaglia, l’Iran ha minacciato di chiudere lo stretto di Hormuz, limitando potenzialmente l’offerta di petrolio. Anche se l’offerta di petrolio non è cambiata, i commercianti hanno aumentato il suo prezzo fino a quasi 110 dollari. I prezzi del gas salirono a 3,87 dollari al gallone.

Volatilità delle azioni

Gli investitori hanno sviluppato una misura della volatilità delle azioni chiamata “beta”, la quale indica quanto ottimamente il prezzo delle azioni è correlato all’indice Standard & Poor’s 500. Se si muove perfettamente insieme all’indice, la beta sarà 1.0. Le azioni con beta superiori a 1.0 sono più volatili dell’S & P 500. Le azioni con beta inferiore a 1.0 non sono così volatili.

Gli economisti hanno sviluppato questa misurazione perché i prezzi di alcuni titoli sono altamente volatili. Questa imprevedibilità rende quel titolo un investimento più rischioso. Di conseguenza, gli investitori desiderano un rendimento più elevato per la maggiore incertezza. Le aziende con titoli altamente volatili devono crescere in modo redditizio e devono mostrare un drastico aumento degli utili e dei prezzi delle azioni nel tempo o pagare dividendi molto alti.

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