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Altri 230 farmaci acquistabili al supermercato

Le liberalizzazioni del settore farmaceutico approvate dal governo, dopo aver suscitato tanto clamore per le pesanti proteste del settore, stanno permettendo, alle catene della grande distribuzione e alle parafarmacie, di vendere quelle medicine che non richiedono l’obbligo della prescrizione medica. In tutto questo dovrebbe guadagnarci il consumatore, ovvero tutti noi, visto che si stima un risparmio medio del 20%. Questi farmaci, infatti, verranno offerti da molti punti vendita con il risultato di creare maggiore concorrenza diminuendone il costo. Proprio in questi giorni è stata pubblicata, sulla Gazzetta Ufficiale, la lista dei nuovi 230 farmaci che saranno disponibili anche al di fuori delle farmacie.

Ma il decreto legge contiene anche una lista di 117 farmaci per i quali la commissione consultiva dell’AIFA valuterà, nelle prossime settimane, la possibilità o meno di essere venduti anche negli esercizi commerciali previsti dal decreto Bersani del 2006. Insomma da qui a breve la lista dei farmaci acquistabili presso la grande distribuzione e le parafarmacie potrebbe ampliarsi ulteriormente.
Per il momento, ci si ferma qui nonostante il Movimento per la Difesa del Cittadino avesse chiesto che venissero introdotti nei supermercati anche i medicinali di fascia C, ossia quelli che necessitano della ricetta medica per la somministrazione.

Quanto si può risparmiare sui farmaci?

Il tutto, come abbiamo detto, dovrebbe portare ad un risparmio medio del 20-30%. Non male se consideriamo che, mediamente, ogni cittadino spende 410 euro all’anno in medicine (fonte Osservatorio sul farmaco – 2009). Il risparmio si dovrebbe tradurre in circa 80-120 euro l’anno in meno per ogni cittadino, ossia una media di circa 400 euro a famiglia.

In uno studio dell’Adoc del 2010 si evince che in Italia il costo di molti medicinali sarebbe più alto del 25% rispetto alla media europea. Partendo proprio da questo principio è ipotizzabile che una maggiore concorrenza possa spingere i prezzi verso una riduzione del 15-20% con benefici immediati per i cittadini.

Insomma, pur comprendendo le proteste della categoria dei farmacisti che si vedono minacciati dalla grande distribuzione, la liberalizzazione del settore porterà sicuramente dei notevoli benefici fermo restando che il ruolo chiave svolto dalle farmacie non potrà mai essere sostituito da un supermercato.

Qui consultare la lista completa dei nuovi medicinali disponibili al di fuori delle farmacie.

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