L’arrivo dei fondi del Recovery Plan rappresenta un’opportunità da non lasciarsi scappare per le aziende italiane. Era dai tempi del secondo dopoguerra e del Piano Marshall che non venivano ricevuti aiuti così importanti, i quali ammontano complessivamente a un totale di 190 miliardi di euro stanziati tra il 2021 e il 2026.
Fondamentale per le aziende essere in possesso delle giuste competenze in termini finanziari in modo da ottenere il finanziamento più rispondente alle proprie esigenze. Sì, ma quali? Ne parliamo in questo articolo.
Gli strumenti finanziari imprescindibili per i finanziamenti del PNRR
Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, questo il nome completo con cui è conosciuto il Recovery Plan, richiede da parte delle aziende specifiche conoscenze in termini di finanza, sia ordinaria sia straordinaria. In tal senso si rivela cruciale la partnership con una società consulenza finanziaria, meglio ancora se con competenze in finanza comunitaria, trattandosi di fondi particolari con all’interno specifici requisiti di accesso. Diversamente, il rischio è quello di ottenere un finanziamento non idoneo rispetto alle necessità e persino inadeguato, non in grado di portare l’ammodernamento importante e strutturale contemplato dal PNRR.
Tra gli strumenti di finanza ordinaria imprescindibili per il Recovery Plan ci sono quelli che riguardano mutui e fidi bancari. Accanto a questa tipologia di metodi di investimento ci sono le dinamiche della finanza straordinaria le quali consentono di redigere un piano finanziario a tutto tondo, in grado di fornire risultati in un’ottica non solo di breve ma anche di lungo periodo. Tra queste ci sono:
- Emissioni di titoli di debito.
- Emissioni di capitale sociale.
- Redazione di progetti finanziari.
- Scissioni/fusioni societarie.
- Cessione/acquisizione società.
Si tratta, come si può vedere, di pratiche delicate la cui stipulazione non va sottovalutata, dal momento che ha conseguenze immediate e pragmatiche sul bilancio aziendale, influenzandone direttamente il “core business”. Un motivo in più per optare per una partnership con una società consulenza finanziaria specializzata.
Su cosa investire con il Recovery Plan
Il PNRR mette a disposizione delle aziende dei fondi per investire su fattori generali come la digitalizzazione e l’impatto sull’ambiente. Le basi centrali che si trovano al centro dei fondi europei sono, del resto, proprio lo sviluppo digitale, su cui le imprese italiane sono ancora piuttosto indietro, l’ecologia e l’inclusione sociale, secondo un impegno nella lotta alla disoccupazione, in particolare a quella giovanile e femminile, che nel Belpaese sono tra le più alte d’Europa.
I finanziamenti del Recovery Plan fanno ben sperare per il futuro. Per le PMI, ovvero il tessuto principale dell’economia italiana, si tratta di un’occasione più unica che rara per trovare una nuova competitività sui mercati, nazionali e internazionali. A patto di avere le giuste competenze in termini finanziari.